Il sistema degli appalti pubblici si trova oggi a dover affrontare numerose criticità strutturali, come la scarsa interoperabilità tra i sistemi o l’utilizzo di strumenti non conformi, come fogli Excel o comunicazioni via PEC, ancora troppo diffusi anche in fasi cruciali del procedimento, compromettendo la tracciabilità e la sicurezza delle informazioni.
Le conseguenze sono significative: ritardi, sospensioni delle gare e difficoltà nel rispettare le scadenze stabilite da ANAC, con il rischio concreto di bloccare l’attività amministrativa.
Al tempo stesso, queste modalità non garantiscono trasparenza e gestione omogenea dei dati, ostacolando il monitoraggio puntuale di tempi e costi e la valutazione dell’efficacia e e dell’efficienza della spesa pubblica.
Marco Galetti, Responsabile dell’Area Appalti e Contratti di Deda Next, ne parla nell’articolo “Appalti nel caos? Ecco come rimediare”, pubblicato sul Sole 24 Ore: un’analisi puntuale su criticità, ostacoli e soluzioni concrete per la digitalizzazione obbligatoria dei contratti pubblici, con focus sul valore strategico della Piattaforma di Approvvigionamento Digitale (PAD) certificata per aumentare trasparenza e l’efficienza.