17 November 2025
Giovanni Botta
Innovation & Technical Manager
Fashion & Luxury Retail
Mercato e Trend
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L’Intelligenza Artificiale entra nell’Era Agentica: il nuovo paradigma del Fashion Retail


Due giovani donne guardano concentrate un documento, sullo sfondo delle vetrate

Dopo la rivoluzione della Generative AI, che ha cambiato il modo di creare contenuti e interagire con le macchine, il 2025 segna l’inizio di una nuova era: quella Agentica. 

Un’evoluzione silenziosama profonda che introduce un interrogativo cruciale per il mondo del fashion e del lusso: siamo pronti a collaborare con intelligenze digitali capaci non solo di rispondere, ma di decidere, pianificare e agire in autonomia? 

 

Dalla GenAI agli Agenti AI: una nuova intelligenza operativa

 

Gli agenti AI rappresentano il passo successivo nell’evoluzione dell’intelligenza artificiale. Basati su modelli linguistici avanzati (LLM), non si limitano più a generare testi o dialoghi, ma sono in grado di percepire il contestodefinire obiettivipianificare azioni e imparare nel tempo. 

G
li agenti AI non reagiscono semplicemente a un input, ma possono orchestrare interi flussi di lavoro, conservare memoria e adattarsi dinamicamente.
 Il loro nucleo si compone di tre elementi fondamentali: 

  • Percezione, per interpretare dati e segnali; 
  • Cognizione, per pianificare e prendere decisioni; 
  • Azione, per eseguire compiti reali, interagendo con software e sistemi esterni. 

A questi si aggiungono la memoria contestuale e la possibilità di cooperare in sistemi multi-agente, dove più intelligenze specializzate collaborano per obiettivi comuni. 

Un uomo e due donne leggono insieme un documento
 

Verso una nuova Customer Experience

 

Nel fashion retail, dove l’esperienza d’acquisto è parte integrante del valore del brand, gli agenti AI aprono scenari inediti. Rispetto ai chatbot tradizionali, gli agenti sono in grado di mantenere il contesto, comprendere richieste complesse, interpretare immagini e di adattarsi alle preferenze del cliente in tempo reale.

Nel retail gli agenti possono guidare percorsi d’acquisto personalizzati, gestire resi o proporre articoli coerenti con lo stile di un utente partendo da una foto, il tutto tramite un dialogo fluido e naturale.

È il conversational commerce nella sua forma più evoluta. Le prime aziende che lo hanno adottato registrano fino al +5% di aumento nel Revenue Per Visitor, grazie a interazioni più fluide e coinvolgenti.

 

Dall’assistenza al cliente, al supporto del personale

 

Gli agenti non sostituiscono l’uomo: lo potenziano. Possono supportare il personale di vendita con informazioni in tempo reale, suggerimenti mirati e automazione delle attività amministrative. Il risultato è un lavoro più efficiente, non meno umano”.

La stessa logica si estende al mondo IT, con code agents come Gemini Code Assist che automatizzano test e documentazione, riducendo costi e tempi di sviluppo.

 

L’AI dietro le quinte: operations più intelligenti

 

Nel back-end, gli agenti AI stanno cambiando il modo in cui si gestiscono vendite, domanda, scorte e supply chain. Non sono più strumenti passivi, ma esecutori intelligenti di workflow, capaci di adattarsi in tempo reale al contesto aziendale.

Il risultato: processi più snelli, precisi e reattivi, dal procurement al supporto dei team internazionali.

 

Il ruolo chiave del cloud e dell’ADK

 

Una tecnologia tanto avanzata necessita di fondamenta solide. Il cloud è la spina dorsale dell’AI agentica: tra gli strumenti emergenti spicca l’Agent Development Kit (ADK): una suite open source che permette di progettare e testare agenti multi-ruolo integrabili con modelli generativi (come Gemini) e piattaforme di orchestrazione come Vertex AI.

L’ADK consente di combinare logica deterministica e capacità generative, unendo la solidità del software tradizionale alla flessibilità dell’intelligenza moderna.

 

Sicurezza, etica e supervisione umana

 

Più autonomia significa anche più responsabilità.
Un errore in un sistema multi-agente può compromettere un intero processo: per questo, serve un approccio security by design, basato su logiche “zero trust”, controllo dei dati sensibili e supervisione umana costante.

Al tempo stesso, è fondamentale vigilare su bias e comportamenti emergenti, garantendo trasparenza e affidabilità.

 

Dalla sperimentazione alla strategia

 

L’integrazione degli agenti AI richiede un cambio culturale. Le aziende dovrebbero adottare un approccio graduale, partendo da casi d’uso ad alto valore e investendo in formazione del personale , per costruire su dati affidabili e processi ben governati.

La scelta delle tecnologie, LangChain, LangGraph o ADK, dipende dal livello di controllo e dalla complessità degli scenari operativi.

 

Un futuro di collaborazione uomo-macchina

 

L’Era Agentica non segna la fine del lavoro umano, ma la sua evoluzione. Gli agenti non sostituiranno la creatività e l’empatia delle persone, ma renderanno il lavoro più interessante e strategico.

Il futuro del fashion retail sarà quello di una collaborazione intelligente tra persone e AI, una co-evoluzione che trasformerà la tecnologia in leva di innovazione, valore e crescita sostenibile.   

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